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La Croazia
– un paradiso terrestre
Siete
già stati in Croazia? Se sì, allora Vi ricorderete certamente
delle caldi giornate sotto un limpido cielo o il mite clima d’una giornata
autunnale, la natura intatta, le città storiche, i riposanti pomeriggi
passati a sonnecchiare su piccole spiaggiette senza confusione.
Le nostre pagine Vi faranno ricordare i trascorsi
giorni delle Vs. vacanze, ma d’altronde saranno anche un invito di rivivere
la Croazia in un modo diverso e più intenso della prima volta.
Se ancora non siete stati in Croazia, speriamo
che queste pagine riusciranno ad incentivarvi a visitare un litorale
stupendo, con una costa frastagliatissima, migliaia d’isole, un mare limpido,
bellissime montagne con una vegetazione stupenda. Un paese pieno di monumenti
storici che scendono fino ai tempi remoti delle antiche tribù illiriche,
con un’offerta gastronomica di cibi naturali di tutti i tipi e nel quale
troverete una caldissima e sincera ospitalità.
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INFORMAZIONI
SULLA CROAZIA:
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CONSIGLI
UTILI PER IL VIAGGIO:
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Superfice totale: |
56.538 km² |
La popolazione :
(ultimo censimento del 1991.) |
4.784.265 abitanti |
La densità della popolazione: |
84,6 P/km² |
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La struttura etnica
(censimento del 1991.): |
Croati:
78,10%
Serbi:
12,16%
Iugoslavi:
2, 22%
Musulmani:
0, 91%
Ungheresi:
0, 47%
Sloveni:
0, 47%
Italiani:
0, 45%
Altri:
5, 22% |
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Cattolici: |
76,5% |
Ortodossi: |
11,1% |
Musulmani: |
1,2% |
Protestanti: |
1,4% |
Atei: |
3,9% |
Altri: |
6,9% |
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LA POPOLAZIONE NELLE PIÙ GRANDI
CITTÀ CROATE
(censimento del 1991.) |
Zagabria |
953.607 |
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Sebenico |
85.002 |
Vinkovci |
98.445 |
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Zara |
136.572 |
Spalato |
207.147 |
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Sisak |
84.348 |
Varazdin |
94.373 |
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Cakovec |
119.866 |
Fiume |
206.229 |
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Vukovar |
84.189 |
Pola |
85.326 |
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Slavonski Brod |
114.249 |
Osijek |
165.253 |
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Karlovac |
81.319 |
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Il presidente della Repubblica di
Croazia: |
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Stipe Mesic |
Primo ministro: |
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Ivan Sanader |
Presidente del Parlamento: |
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Vladimir Seks |
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Feste nazionali: |
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1 gennaio - Anno Nuovo,
1 maggio - Festa del Lavoro,
30 maggio - Giorno della Repubblica,
22 giugno - Giorno della Lotta Antifascista,
5 agosto - Giorno del Ringraziamento,
15 agosto - Ferragosto (Assunzione della Vergine),
25 e 26 dicembre - Santo Natale. |
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I giorni di festa (per tutti i lavoratori) sono i seguenti |
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6 e 7 gennaio Epifania e Natale Ortodosso,
il lunedì di Pasqua,
il Ramadan,
1 novembre - Ognisanti. |
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I giorni di festa per gli appartenenti alla comunità ebrea,
tranne i già menzionati sopra, anche: |
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Rosh Hashanah,
Yom Kipur. |
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Per gli appartenenti alla comunità musulmana: |
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Kurbam - bairam. |
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Nella Repubblica
di Croazia la lingua ufficiale è il Croato e per scrivere si usano
i caratteri latini. Il più vecchio monumento scritto in croato è
la làpide di Bescanuova (Bascanska ploca), datata nel XI secolo.
I primi monumenti rilevati sono stati scritti in glagolitico e cirilico,
ma dal XIV secolo in poi vi dominano i caratteri latini. La questione della
lingua croata è stata da sempre subordinata al tedesco, ungherese,
italiano o latino, ma è riuscita a preservare la propria identità.
I serbi nel comune stato partono dalla premessa che il Croato e il
Serbo costituiscono una sola lingua (il Serbocroato). Ancora dalla prima
metà del XIX secolo, i croati che lottano per l’indipendenza e la
libertà popolare vogliono emancipare la loro lingua. Appena nella
Costituzione del 1990 è stato ufficialmente dichiarato l’uso ed
il termine – Lingua Croata.
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STEMMA
Lo stemma della Repubblica di Croazia è uno stemma storico fatto
in forma di scudo. È diviso orizzontalmente e verticalmente da venticinque
campi di colore rosso e bianco (argento), ed il primo campo nell’angolo
superiore sinistro dello stemma è rosso. Sopra lo scudo troviamo
una corona con cinque piccoli scudi nei quali ci sono gli stemmi storici
ordinati da sinistra a destra in questo modo: il più vecchio conosciuto
stemma della Croazia, gli stemmi della Repubblica di Ragusa (Dubrovnik),
Dalmazia, Istria, e Slavonia. L’altezza dei più piccoli campi nella
corona è due e mezzo volte minore dell’altezza dei campi sullo scudo
principale, mentre la larghezza è la stessa.
Lo stemma più vecchio della Croazia ha nello scudo un campo
azzurro che nel centro ha una stella gialla (dorata) a sei punte e una
luna bianca (argentata). Lo stemma della Repubblica di Ragusa (Dubrovnik)
ha nello scudo azzurro due travi rosse poste orizzontalmente. Lo stemma
della Dalmazia ha nello scudo azzurro tre teste di leopardo incoronate
di colore giallo (dorato). Lo stemma dell’Istria ha nello scudo azzurro
una capra gialla (dorata) voltata verso sinistra con le corna e gli zoccoli.
Lo stemma della Slavonia ha nello scudo azzurro due bianche (argentate)
travi poste orizzontalmente, e tra esse c’è un campo rosso nel quale
camina una faina. Nella parte superiore dello stemma c’è una stella
gialla (dorata) a sei punte. Tutto lo stemma ha il bordo rosso.
Lo stemma croato è stato presentato per la prima volta nella
genealogià asburgica dell’anno 1508/1512. Si crede che questo stemma
apparve anche prima. Lo troviamo anche sul tallaro del 1525, e sul timbro
di un documento del Sabor (parlamento) croato a Cetina datato 1 gennaio
1527 quando Ferdinando I fu eletto Re della Croazia.
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La
bandiera della Repubblica di Croazia è un tricolore: rosso, bianco
e azzurro con lo stemma della Repubblica di Croazia nel centro. Le proporzioni
tra la larghezza e la lunghezza della bandiera sono 1 : 2, i colori della
bandiera sono piazzati orizzontalmente, guardando da su verso in basso
in quest’ordine: rosso, bianco, azzurro. Ogni colore copre un terzo della
bandiera. Lo stemma della Repubblica di Croazia è nel centro. Nel
periodo del Movimento illirico (XIX secolo) anche le giacche tradizionali
(chiamate surke) furono fatte a tre colori come la bandiera e faccevano
parte dei vestiti d’inaugurazione del bano Josip (Giuseppe) Jela?i?
nel 1848. È stata conservata anche la bandiera tricolore di quell’anno.
La bandiera simboleggia le tendenze del popolo croato verso la unificazione
di tutte le terre croate (monti, mare e pianura). |
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L’inno nazionale della Repubblica di Croazia è
"Lijepa nasa domovino” (Bella nostra patria). L’autore
dei versi è Antun Mihanovic. La canzone è uscita per la prima
volta col titolo “Horvatska domovina” nella rivista “Danica” nell’anno
1835. Sotto il nome “Lijepa nasa domovina” è diventata l’inno nazionale
croato. Josip Runjanin come alievo dell’accademia militare a Glina musico
nell’anno 1846 i versi di A.Mihanovic, che furono armonizzati da V. Lichtenegger.
Nel 1891 durante l’esposizione della Società economica craoto-slavona
a Zagabria fu cantata per la prima volta come inno croato con il
titolo “Lijepa nas a domovino”. |
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STORIA
I croati
arrivarono nella loro odierna patria nel VII secolo. Ci sono dei documenti
scritti che provano l’esistenza del regno croato già dal IX secolo.
Dopo l’estinzione della dinastia croata, il Sabor (parlamento croato) cominciò
ad eleggere i membri di diverse dinastie europee per i loro rè.
Durante il governo di questi sovrani i croati preservarono la funzione
di bano (dignitario croato), che fu sempre un croato, il parlamento e gli
amministratori regionali. Ciò significa che la Croazia non perse
mai una parte della sua sovranità. Dopo la prima guerra mondiale
il parlamento croato rupe ogni contatto con l’Impero asburgico, e il 28
ottobre 1918 per la prima volta dopo diversi secoli le varie regioni della
Croazia si trovarono unite. Il regno dei “Serbi, croati e sloveni” è
stato costituito nel novembre del 1918. Questo regno unito di serbi, croati
e sloveni fu proclamato il 1 dicembre 1918. I documenti dell’unificazione
furono confermati solo dal parlamento iugoslavo, ma non furono mai confermati
da nessun partito politico croato. Il parlamento croato fu sciolto dal
1920 - 1939 – per la prima volta nella sua storia millenaria. Il
principe Alessandro instaurò la sua dittatura il 6 gennaio
1929 usando per la prima volta il nome “Regno Jugoslavo”.
Dal 1941 – 1945 durante la seconda guerra mondiale, la Croazia fu divisa
tra le forze fasciste che nel 1941 sotto il patrocinio della Germania e
dell’Italia proclamarono la cosiddetta NDH (Indipendente Repubblica di
Croazia) che di fatto fu un satellite fascista. Il movimento antifascista
cominciò a lottare nel luglio del 1941 e nel 1943 ci fu la seduta
del “Consiglio antifascista per la liberazione popolare croata” formato
dal Partito comunista e da diversi partiti civili. Sotto la guida del Partito
comunista, il Consiglio antifascista (ZAVNOH) porse le basi per uno stato
Jugoslavo.
Dopo la seconda guerra mondiale la Jugoslavia fu una federazione
centralizzata ed unitaria fatta su modello del URSS, e come tale
funzionò fino al 1974. Dal 1974 la nuova costituzione introdusse
forti elementi confederali e rafforzò il sistema di autogestione
dei lavoratori.
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INDIPENDENZA DELLA CROAZIA |
Alla fine degli anni ottanta il comunismo comincio a sgretolarsi
in tutta l’Europa dell’Est. La Croazia fu uno dei primi paesi che reagì
con una serie di cambiamenti democratici. Le prime libere elezioni dopo
la seconda guerra mondiale furono organizzate in Slovenia e Croazia, e
le altre repubbliche Jugoslave le seguirono. Nel maggio 1990 la HDZ (Comunità
democratica croata) sotto la guida del dott. Franjo Tudjman, ottene la
maggioranza dei seggi. La nuova Costituzione è stata proclamata
nel dicembre del 1990 e dopo il referendum indetto nel maggio del 1991
i cittadini croati decisero con una stragrande maggioranza (94%) di vivere
in uno stato indipendente. Dopo ciò, il 25 giugno 1991 c’è
stata la proclamazione dell’indipendenza croata. Dal 1991 – 1995 la Croazia
è stata colpita dall’aggressione serba che provoco tantissime perdite
di vite umane ed enormi danni materiali. |
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COSTITUZIONE E IL GOVERNO |
Il potere in Croazia è diviso
tra quello
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legislativo (il parlamento),
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esecutivo (il presidente dello stato e il governo)
-
e giudiziario.
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POTERE GIUDIZIARIO |
POTERE ESECUTIVO |
Secondo la costituzine della Repubblica di
Croazia (del 22 dicembre 1990). La Croazia è stata creata e definita
come stato sociale, democratico ed unitario. Il potere nella Repubblica
viene dal popolo ed appartiene al popolo definito come una comunità
di cittadini liberi e di pari diritti. I più grandi valori del sistema
costituzionale della Repubblica di Croazia sono: libertà, uguaglianza
di diritti, uguaglianza delle nazionalità che fanno parte dello
stato, pace, giustizia sociale, rispetto verso i diritti dell’uomo, il
diritto di proprietà, la tutela della natura e dell’ambiente e il
dominio della democrazia e del pluralismo. Secondo la nuova costituzione
il parlamento croato è costituito dalla Camera dei Deputati, nella
quale i membri vengono eletti nelle elezioni che si tengono ogni 4 anni;
e la Camera delle Contee, nella quale i membri vengono eletti durante le
libere elezioni ed hanno un mandato di 4 anni. |
Il presidente della repubblica viene eletto per un periodo
di 5 anni, egli elegge il primo ministro che a sua volta propone gli altri
membri come candidati per il governo. Questa nominazione dev’essere confermata
dalla Camera degli Rappresentanti. |
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La situazione economica in Croazia mostra una continua
instabilità con una tendenza di sprofondare ancor più nella
recessione e ciò non dà buone speranze per un immediato sviluppo
economico, eppure le pospettive a lungo termine sembrano buone. Se il prossimo
governo saprà attrare gli investimenti stranieri e dirigerli verso
i diversi settori; quì pensiamo principalmente al turismo, l’esportazione
e la produzione dei beni si apriranno buone prospettive per nuovi posti
di lavoro che permetteranno agli investitori di ricavare grossi guadagni.
La politica monetaria dal ’93 in poi è stata posta su un rigido
controllo dello scambio intervalutario, (la kuna – valuta croata, non è
mai riuscita a ottenere una convertibilità estera) che ha bloccato
l’inflazione che in quel periodo gallopava sui 36% al mese, permettendo
al mercato di stabilizzarsi. L’inflazione adesso va dai 3 – 4% all’anno,
ma la spesa pubblica si è triplicata e non ha permesso al capitale
d’entrare nelle aziende che a sua volta hanno risposto al mercato mantenendo
i livelli di produzione sotto il minimo. I prestiti del settore bancario
sono proibittivi – gli interessi vanno dai 10 – 20% all’anno, mentre la
mano d’opera costa poco (una paga media è di 500.000 lit.). Il partito
politico al potere non ha sapputo gestire l’ingente accumulazione delle
riserve monetarie che in un certo periodo avevano oltrepassato la somma
dei 4,4 miliardi di U$D. Il deficit nel 1996 era attorno al 1% del prodotto
lordo nazionale, ma negli ultimi due anni sta salendo rapidamente obbligando
il governo di indebitarsi pesantemente.
Con i club di Parigi e Londra la Croazia ha redefinito le sue posizioni
e sono stati firmati degli accordi che riguardano i debiti dell’ex-Jugoslavia.
La successione degli stati è in base di questi obblighi. Nel 1996
sono state emesse le prime euro-obbligazioni che sono state accettate dal
mercato con molto interesse.
La struttura dell’economia è la segunete: il 10% lo fa l’agricoltura,
30% l’industria e 60% i servizi. Grazie alla sua posizione geografica tra
i paesi dell’Europa centrale e il Mediterraneo il paese nel futuro dovrebbe
aumentare il transito delle merci che passano il territorio nazionale mentre
le diverse risorse naturali, la bellezza della costa, la vicinanza della
destinazione turistica ed un mare pulito garantiscono che ci sarà
un costante aumento di turisti e se sarà gestita in maniera adeguata.
La privatizzazione delle organizzazioni di lavoro unito è praticamente
finita, ed adesso si aspetta la privatizzazione delle ditte pubbliche (poste,
telecomunicazioni, assicurazioni, ecc.). La leggislazione è stata
fatta con i critteri che sono alla pari con le leggislazioni occidentali.
Gli investitori stranieri cono uguagliati completamente nei diritti ed
obblighi con quelli nostrani.
Le mete quindi sono la consolidazione dell’economia e la creazione dei
presupposti per uno sviluppo veloce. Una delle mete strategiche del
Governo è l’entrata nell’OECD (Organizzazione economica per il commercio
e lo sviluppo), diventare membro della CEFTA (Central European Free Trade
Association) ed avvicinarsi alla CEE. |
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Tra la Croazia e la maggior parte dei paesi europei
esiste un contratto bilaterale. Per avere delle cure mediche in Croazia
bisogna avere il formulario della Vs. assicurazione sanitaria. Per essere
protetti dagli infortuniì e dalle spese della cura bisogna avere
un modulo della Vs. assistenza sanitaria che al Vs. arrivo dovrete timbrare
all’ufficio sanitario del posto dove sarete alloggiati. La nostra agenzia
turistica Vi consiglierà e Vi indicherà quello che dovete
fare. |
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La Croazia dispone d’una fitta rete di distributori
di benzina anche nelle isole. Da tutte le parti potete avere, tranne il
diesel e la benzina normale anche la benzina senza piombo (eurosuper).
Fate attenzione ai colori indicati!:
il rosso |
significa benzina con piombo (super o
normale) |
il nero
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è per il diesel (D2,D1) |
il verde
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è il colore della benzina senza
piombo (95 ottani). |
Per pagare al distributore bisogna avere delle
kune. I prezzi dei combustibili sono più bassi in confronto alla
maggior parte dei paesi europei e vanno dalle 1.000 lit. fino alle 1.200
lit al litro. |
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Il patentino, categoria B (costiero) o la categoria
C (patente nautica) sono necessari per tutti i natanti che hanno un motore
superiore ai 3,8 kW. Per entrare nel paese e registrare la barca avete
bisogno della patente e del certificato di proprietà dell’imbarcazione
(se non è di Vs. proprietà dovete avere la delega). La registrazione
si fa pagando una tassa alla capitaneria di porto (a Rab essa si trova
in piazza Municipium Arba difronte all’ufficio postale, no. tel. 00385-51-724-103).
Per i carelli che oltrepassano la larghezza di 2,5 m. e la lunghezza di
18 m. bisogna avere un permesso speciale di circolazione. |
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Le località turistiche croate sono ben
fornite con alimentari. Chi andrà in negozio troverà una
buona offerta di prodotti nostrani ed esteri. L’orario di lavoro d’estate
è prolungato, cosicchè si possono fare degli acquisti fino
tarda notte – anche durante la domenica e le feste. Inoltre se volete contrattare,
potete solo farlo al mercato, e le bancarelle all’esterno. Nei negozi croati
i prezzi sono fissi. |
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DISPOSIZIONI D’INGRESSO NEL PAESE |
Per entrare in Croazia dai paesi europei (anche per transitare per
la Slovenia) vi basta la carta d’identità, il passaporto e la tessera
per i bambini con la foto. Se arrivate fuori dall’Europa e meglio informarsi in anticipo se è
necessario un visto d’ingresso. Tutte le informazioni le potete ottenere
dalle autorità consolari croate nel paese della Vs. residenza. |
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Tranne le numerose linee di traghetti tra le
isole e il continente (traghetti locali, vedi sotto:
traghetti)
esistono anche linee che fanno da spola con l’Italia e quelle che vanno
lungo la costa (es. Fiume – Ragusa).
Rijeka (Fiume) – Rab (Arbe) – Zadar (Zara) – Split
(Spalato) – Hvar (Lesina) – Korcula (Curzola) – Dubrovnik (Ragusa)
Venezia – Pola – Lussin Piccolo – Silba – Zara
andata e ritorno (2 x settimana)
Pola – Lussin Piccolo – Silba - Zara andata
e ritorno (1 x settimana)
Trieste – Pola – Lussin Piccolo – Silba – Zara
andata e ritorno (1 x settimana)
Ancona – Zara andata e ritorno (4 x settimana)
Ancona – Spalato andata e ritorno (2 x settimana)
Bari – Ragus andata e ritorno (1 x settimana). |
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Vi preghiamo di non dimenticare la carta verde
del vostro veicolo – Vi sarà necessaria per oltrepassare la Slovenia
e per circolare in Croazia ! La potete avere dalla Vs. compagnia d’assicurazioni.
Se venite con un’auto che non è di Vs. proprietà è
necessario avere la delega del proprietario. La patente internazionale
non è necessaria. |
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Per entrare nel paese avrete bisogno del certificato
internazionale di vacinazione nel quale dev’essere iscritta la vacinazione
contro la rabbia. La dovete fare minimamente 15 giorni prima dell’ingresso
nel paese e non deve oltrepassare i sei mesi. La maggior parte degli alberghi
e delle sistemazioni private che offriamo accettano gli animali domestici,
ma in alcune sistemazioni bisogna pagare un compenso (cca. 5.000 lit. al
giorno). |
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I francobolli li potete comperare in tutti gli
uffici postali, cambiavalute, alberghi e ovunque dove si vendono cartoline.
Aparte ciò, i proprietari dei libretti di risparmio postali e delle
carte di credito possono prelevare contanti negli uffici postali (solo
in kune). |
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Come ovunque in Europa la corrente è alternata
(220 V) – l’adatattore per le prese è necessario perchè sono
diverse da quelle italiane (hanno due spine). |
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Per immergersi con le bombole bisogna registrarsi
nella capitaneria di porto o presso le scuole per sub. La pesca con le
bombole è severamente proibita. Se avete ulteriori domande rivolgetevi
alle scuole per sub dove potrete caricare anche le bombole. Ad Arbe potete
rivolgervi alla società “Amfora”, via Biskupa Draga (parco Dorka),
Aqua d.o.o., Supetarska Draga 331, tel./fax. 00385-51-776-145 o altri. |
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Le telefonate in Croazia e all’estero si possono
fare da ogni albergo, agenzia turistica o cambiavalute – la spesa è
come d’altronde in tutto il mondo, superiore che all'ufficio postale. Spesso
potete chiamare direttamente dalla camera d’albergo o pensione dove siete
alloggiati. Per telefonara dalle cabine pubbliche bisogna avere la scheda
telefonica. Vi consigliamo di comperarne una grande (il costo è
di cca. 30.000 lit.) con 500 unità che Vi basterà per 5 telefonate
medie all’estero. La tessera la potete acquistare in tutte le poste, edicole,
cambiavalute e in certi negozi. Telefonare con il cellulare è possibile
in tutto il territorio nazionale, ma in certi punti la copertura non è
perfetta.
Il prefisso internazionale per la
Croazia è 00385 e dalla Croazia dovete prima fare lo 00 più
il numero del paese estero: |
Austria 0043, Belgio 0032, Bulgaria 00359, Bosnia
00387, Repubblica Ceca 00420,
Francia 0033, Grecia 0030,
Italia 0039, Ungheria 0036, Olanda 0047, Germania
0049, Polonia 0048, Slovenia 00386, Spagna 0034, Svezia 0046, Svizzera
0041, Gran Bretagna 0044,
Macedonia 00389 |
Importanti numeri telefonici:
Soccorso stradale (HAK) |
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987 |
Polizia |
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92 |
Vigili del fuoco |
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93 |
Pronto soccorso |
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94 |
ADAC |
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01 526 668 |
ÖAMTC |
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01 652 66 68 |
Le ambasciate (Zagreb):
Germania |
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01 615 8105
615 8103 |
Austria |
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01 273 392
278 983 |
Italia |
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01 ??? |
Consolato generale a Fiume:
Austria |
051 212 375 |
Italia |
051 ??? |
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La moneta croata si chiama kuna (kn./hrk). Il
cambio dei contanti, travel cheques o eurocheques lo potete effettuare
nelle banche, uffici postali e nei numerosi cambiavalute. Per il rimborso
d’un eurocheque il massimo è di 1.500 hrk. (cca 420.000 lit.). L’acquisto
delle kune in Italia non lo consigliamo perchè c’è un cambio
migliore in Croazia. Aparte ciò, già al passaggio della frontiera
statale potrete cambiare i soldi. Se ne avete cambiati troppi, li potete
convertire in lire quasi da tutte le parti, o conservarli per l’anno venturo.
Negli ultimi anni la kuna croata è abbastanza stabile come valuta,
e l’inflazione è stata contenuta ai 5 – 8% all’anno. Giù Vi elenchiamo la parità del
cambio per alcune monete principali:
VALUTA |
ACQUISTO PER ASSEGNI
E CONTANTI |
VENDITA PER ASSEGNI
E CONTANTI |
ATS |
100 |
54,9797 |
56,7515 |
DEM |
100 |
388,1752 |
399,4718 |
ITL |
100 |
0,390916 |
0,403311 |
CHF |
100 |
470,2927 |
485,4482 |
USD |
1 |
7,273339 |
7,500173 |
Situazione del 11.11.1999.
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